N. ha sempre lavorato, la sua vita era legata al mare e da tempo era un pescatore, riusciva a sostenersi in modo autonomo. Lavorava su una barca che vendeva il pescato prevalentemente ai ristoranti della città.
L’arrivo della pandemia ha cambiato la rotta della sua vita. Il lockdown ha fermato l’attività per alcuni mesi, poi la ripresa estiva ha lasciato sperare in un ritorno alla normalità ma, ad ottobre, la crescita del numero dei casi di ammalati e le nuove chiusure disposte dal Governo hanno determinato la conclusione della sua esperienza lavorativa.
N. non è più riuscito a pagare l’affitto, ha dovuto lasciare la casa e ha vissuto per un periodo a casa di amici. Oggi sta provando a reinventarsi e ha iniziato a lavorare nei cantieri edili.