Il 13 novembre si celebrerà la VI 𝗚𝗶𝗼𝗿𝗻𝗮𝘁𝗮 𝗠𝗼𝗻𝗱𝗶𝗮𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗣𝗼𝘃𝗲𝗿𝗶, instituita da Papa Francesco come una “sana provocazione” con la finalità di “aiutarci a riflettere sul nostro stile di vita e sulle tante povertà del momento presente”.
In questa occasione, con l’intento di favorire la riflessione collettiva su alcuni aspetti legati alla povertà a Trieste, la Caritas Diocesana, grazie alla presenza dei servizi sul territorio, propone uno sguardo su alcuni dati significativi e indicativi di particolari tendenze, per raccontare uno spaccato di tante storie di povertà incontrate dalla Caritas. I dati fanno riferimento all’anno 2021, in alcuni casi sono stati evidenziati degli aggiornamenti sui dati del 2022.
Nel 2021 la Caritas di Trieste ha supportato oltre 5.000 persone tra residenti e richiedenti protezione internazionale.
1. Centro di Ascolto “Sergio Peschier”: uno spaccato della povertà a Trieste
Il Centro di Ascolto della Caritas Diocesana ha l’obiettivo di ascoltare, accompagnare e sostenere persone che si trovano in situazione di povertà. Nel 2021 le persone ascoltate sono state 794 mentre nel 2022, prendendo in considerazione solo il periodo tra gennaio e settembre, si registra un aumento dei beneficiari che sono stati 832. Parte di tale incremento è da imputare al flusso di persone sfollate a causa dello scoppio della guerra in Ucraina.
Tra le persone ascoltate si nota una tendenza in aumento della presenza di over 55 anni che nel 2021 sono state 329 (il 41%) mentre nei primi 9 mesi del 2022 sono stati 345. Si tratta perlopiù di persone che non riescono a rientrare nel mercato del lavoro in modo stabile e continuativo oppure di chi ne è uscito ma la pensione non gli consente di condurre una vita dignitosa. In particolare per la fascia 55-67 anni in povertà, appare la condizione di chi può essere coinvolto da una sorta di “invecchiamento precoce” nel senso che le condizioni socio-economico, talvolta anche sanitarie, le rendono equiparabili a quelle di chi è già anziano di fatto. Qualche segnale, forse di un fenomeno a cui si comincia a prestare attenzione a livello europeo, il premature aging, che coinvolge prevalentemente le persone senza dimora.
3. La povertà energetica
La crisi energetica iniziata alla fine del 2021 e acuitasi a causa della guerra in Ucraina ha comportato l’aumento dei prezzi delle materie prime e l’aumento dell’inflazione. I costi di elettricità, gas, acqua stanno richiedendo sacrifici economici a tutte le famiglie, tuttavia per chi vive condizioni di disagio socio-economico, il rischio è che i costi diventino insostenibili.
La Caritas di Trieste da sempre attenta alla povertà energetica tramite i servizi erogati dal Centro di Ascolto, da gennaio 2022 e sino ad oggi ha erogato 37.896 euro per pagare le bollette delle persone e delle famiglie in situazione di disagio.
4. La povertà minorile
Circa 850 i minori inseriti nei nuclei familiari supportati dalla Caritas di Trieste tra residenti e richiedenti protezione internazionale.
Tra i minori residenti supportati dal Centro di Ascolto il 74% ha un’età compresa tra 0 e 14 anni e il 43% include bambini da 0 a 4 anni. In Italia coinvolge 1,4 milioni di bambini che vivono in povertà assoluta, e sebbene in Friuli Venezia Giulia il fenomeno sia storicamente più contenuto, i numeri sono importanti. La povertà minorile è strettamente connessa alla povertà educativa: i bambini esposti alla povertà educativa saranno gli adulti che avranno maggiori difficoltà ad acquisire capacità critiche e cognitive per muoversi nella complessità del mondo contemporaneo, per esercitare i diritti, per orientarsi nelle scelte di vita verso il futuro.
5. La povertà alimentare
Contro la povertà alimentare, l’Emporio della Solidarietà è il servizio Caritas che meglio supporta le persone che vivono questa particolare forma di disagio. Nel 2021 sono 966 persone hanno avuto accesso all’Emporio. In particolare, si pone in evidenza la presenza di 159 nuclei familiari con figli minori. Gli under 18 sostenuti sono stati 291. Inoltre, circa 74 persone sono persone disabili.
Nel 2022 nel periodo compreso tra gennaio fino ad oggi, 959 persone si sono rivolte all’Emporio della Solidarietà, dati che sembrano confermare il trend dell’anno precedente.
Sul fronte della lotta allo spreco, nel 2021 la Caritas ha effettuato 1.039 ritiri di eccedenze di magazzino e prodotti in scadenza presso aziende della Grande Distribuzione Organizzata oltre che alberghi e ristoranti per un totale di 23.932 Kg da ridistribuire tramite l’Emporio.
6. L’emergenza ucraina
Lo scoppio della guerra in Ucraina ha visto la Caritas di Trieste in prima linea sia nell’accoglienza dei profughi che nel sostegno per i bisogni di quanti risultano accolti presso parenti, amici e famiglie triestine che si sono rese disponibili.
La Caritas di Trieste ha accolto 268 persone, 182 femmine e 86 maschi, in prevalenza donne con bambini che sono fuggiti dal teatro di guerra spesso senza i padri e i mariti costretti a rimanere in patria. Il Centro di Ascolto diocesano ha sostenuto 213 nuclei familiari che non erano inseriti nel sistema di accoglienza predisposto dallo Stato, persone che hanno preferito essere ospitate da amici o parenti già residenti in Italia.
In questi ultimi mesi si registra il rientro in patria di molti nuclei familiari mentre coloro i quali si sono fermati sul territorio hanno iniziato il percorso di integrazione dal punto di vista lavorativo, abitativo, scolastico, ecc.