V GIORNATA MONDIALE DEI POVERI 14 NOVEMBRE 2021
“I POVERI LI AVETE SEMPRE CON VOI”
La pandemia sociale sortisce ancora effetti importanti nella nostra comunità: le persone in situazione di disagio sono diventate ancora più povere. La Chiesa di Trieste si è adoperata per sostenere i poveri non solo nelle situazioni di emergenza ma anche per restituire loro la dignità perduta e aiutarle nell’inclusione sociale. E’ stato necessario trovare nuove strategie per garantire l’accoglienza, la sicurezza sanitaria e l’inclusione sociale.
In occasione della V Giornata Mondiale dei Poveri, la Chiesa di Trieste, attraverso l’opera della Fondazione diocesana Caritas Trieste onlus, si concretizza nell’apertura di due case di accoglienza, casa “Sara Gasperini” destinata a donne, bambini e famiglie e casa “Alessio Stani” per richiedenti asilo spesso provenienti dalla Rotta Balcanica.
Le strutture sono state intitolate a due operatori precocemente scomparsi che hanno donato la loro vita agli ultimi con dedizione e gioia. Oltre ad essere un ricordo affettuoso della loro opera e dell’indimenticabile amicizia che hanno segnato la loro vita terrena, al contempo, è un segno per ricordare il servizio degli operatori e dei volontari della Caritas diocesana sempre in prima linea per supportare gli ultimi e condividere con loro una parte del loro cammino, specialmente in questo tempo di pandemia che li vede in una situazione di continua emergenza.
Infine, In questi tempi di disagio sociale determinato dagli effetti della pandemia, le donne con figli e soprattutto le donne straniere, sono state individuate tra i soggetti più fragili. Per conoscere meglio il fenomeno e per proporre alcuni elementi di riflessione che, in certi casi, vanno oltre gli aiuti economici e l’assistenza emergenziale, la Fondazione diocesana Caritas di Trieste pubblica la ricerca “Le donne migranti: vissuto, differenze culturali, maternità, rapporti con il territorio”.
La ricerca è stata elaborata nell’ambito del Progetto FAMI IMPACTFVG finanziato dal Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione 2014-2020 e coordinato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, realizzata con la collaborazione delle quattro Caritas diocesane del Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone-Concordia, Trieste, Udine) in partenariato con I.R.E.S. FVG - Istituto di Ricerche Economiche e Sociali del Friuli Venezia Giulia Impresa Sociale.
Le riflessioni sulle criticità emerse rispetto all’inclusione delle donne migranti, presenti sul nostro territorio anche da molti anni, hanno permesso di elaborare alcuni suggerimenti spesso proposti direttamente dalle donne intervistate, e rivolti agli enti, alle istituzioni e alla società in senso più ampio.
Tra le difficoltà maggiormente rilevate:
• la mancanza di comunità, la difficoltà di creare reti relazionali, reti di supporto formali e informali sembrano essere elementi chiave;
• la solitudine della maternità è forse la sofferenza più complicata da affrontare per le donne migranti;
• la difficoltà di seguire i figli a scuola a livello contenutistico e talvolta anche relazionale;
• la conciliazione lavoro-famiglia.
• la necessità di un’informazione capillare sui diritti delle donne e dei servizi, specie per le donne che hanno poche risorse.
Ne hanno parlato:
– Il Piccolo
– Telequattro
– TGR Friuli Venezia Giulia