Immagine dal report di Caritas Italiana
GIORNATA MONDIALE DELLE PERSONE ANZIANE
2021
Povertà e solitudine degli anziani: l’impegno della Caritas di Trieste
La pandemia e la conseguente crisi socio-sanitaria hanno fatto crescere l’attenzione verso la situazione e le condizioni di vita degli anziani. Le Caritas si sono trovate in prima linea per affrontare i problemi degli over 65, connessi prevalentemente a povertà e a solitudine.
La Caritas di Trieste ha rilevato una presenza consistente di anziani che sono stati supportati da vari servizi.
Gli aiuti per i bisogni alimentari degli anziani sono stati intercettati anche all’Emporio della Solidarietà, dove sono stati aiutati 171 anziani, alcuni dei quali hanno potuto ricevere la spesa a domicilio nel periodo del lockdown. La povertà alimentare estrema ha riguardato 15 anziani che si sono rivolti alla Refettorio “Giorgio Monti” per un totale di 398 pasti.
E’ importante sottolineare come il lavoro dei servizi Caritas è sempre condotto in rete con vari enti del territorio come le parrocchie con le Caritas parrocchiali e le San Vincenzo, in stretta relazione con i Servizi Sociali del Comune.
Così è accaduto per il Centro di Ascolto diocesano “Sergio Peschier” dove da gennaio 2020 a maggio 2021 sono state aiutate 161 persone over 65 di cui 89 (55,3%) donne e 71 (44,7%) uomini. Si tratta perlopiù di persone che vivono da sole (44%) mentre il 34% vive nel nucleo familiare e il 14,3% in famiglia di fatto. Gli anziani che si sono rivolti al Centro di Ascolto hanno prevalentemente problemi di natura economica (reddito insufficiente, indebitamento) frequentemente associati a problemi di salute. Gli interventi richiesti sono stati mirati al pagamento di morosità per utenze (66%) e per affitti (32,8%).
È da rilevare che per sostenere gli over 65 in situazione di disagio è stato attivato il progetto “Sinergie in circolo” con la collaborazione di ARIS (Associazione Ricerca Interventi Studi sull’Invecchiamento) e Fondazione Berta e Alfredo Giovanni Dorni che ha avuto il duplice obiettivo di seguire le persone nelle dinamiche di povertà ed esclusione sociale. In particolare le persone hanno fruito di interventi economici per pagare morosità e bollette, per combattere il sovraindebitamento, piaga diffusa per far fronte alle morosità e per supportare la rete familiare. E’ da evidenziare che le entrate medie dei beneficiari del progetto era di 655,86 euro e le uscite a 537,12 al netto delle spese per l’alimentazione.
Tra gli obiettivi di “Sinergie in circolo” il contrasto alla povertà relazionali e quindi alla solitudine e alla povertà culturale in quanto spesso le persone non hanno la possibilità di accedere all’offerta culturale del territorio. Purtroppo a causa del Covid non è stato possibile attivare tanti servizi di socializzazione anche quando le misure restrittive erano di minore entità, le persone non si sentivano comunque di uscire, sentendosi sempre a rischio di contrarre il coronavirus.
È stato pero attivato un interessante servizio di valutazione psicologica sulla condizione delle persone anziane utilizzando la somministrazione di test specifici per testare la percezione del benessere, prendendo in considerazione gli aspetti emotivo-affettivi, le capacità cognitive e la percezione della qualità della propria vita. E’ noto che la psicopatologia negli anziani è un fenomeno crescente e probabilmente acuito dagli effetti della pandemia. Sono stati attivati percorsi di psicoterapia, un gruppo di elaborazione del lutto per la perdita dei familiari, corsi di riabilitazione cogniti e percorsi di attivazione e volontariato.
Infine, tra i servizi è da annoverare il Numero Verde Ascolto (800.629.679), destinato non solo alle persone che si trovano in difficoltà economiche ma anche relazionali, per solitudine o per altri problemi scatenati o acuiti dalla situazione pandemica. Tra chi ha contattato i volontari del Numero Verde persone che avevano il desiderio di trovare qualcuno che li ascoltasse o facesse loro compagnia e spesso si è trattato di persone anziane sole che per qualche tempo hanno trovato una voce amica.
Le esperienze degli ultimi anni condotte dalla Caritas di Trieste e da tante altre Caritas in Italia, sollecitano forse ad un rafforzamento di un sostegno agli anziani che oltre a prevedere aiuti per soddisfare i bisogni primari, si adoperi per sperimentare e sollecitare esperienze di comunità attive e generative, capaci di prendersi cura delle persone, di promuovere azioni intergenerazionali e ritessere reti relazionali fragili.