In occasione della Giornata Mondiale della Fratellanza, Caritas Italiana ha organizzato un incontro online giovedì 4 febbraio 2021, dalle ore 10.00 alle 12.00 durante il quale, insieme agli operatori presenti in loco, ha presentato la situazione in atto e le iniziative programmate per affrontare l’emergenza.
Ne abbiamo parlato insieme a Nello Scavo, giornalista di Avvenire, e agli operatori Caritas che seguono i progetti sul campo.
Le notizie e le immagini delle ultime settimane che hanno raccontato l’emergenza umanitaria in corso in Bosnia Erzegovina e in particolare nella zona di Lipa (zona di Bihac, Bosnia e Erzegovina) hanno riportato in primo piano la questione migratoria lungo la Rotta balcanica.
Un’emergenza, quella di Lipa, che fa seguito infatti alle simili emergenze umanitarie che si erano già verificate nei mesi scorsi sia in Bosnia che in altri Paesi attraversati dalla Rotta Balcanica. Queste emergenze, assieme all’altissimo numero di migranti che non riescono a essere accolti nelle strutture di accoglienza, sono gli indicatori più evidenti del fatto che questi Paesi, e in particolare la Bosnia Erzegovina, non sono ancora in grado di sviluppare un politica sui flussi migratori che consenta una gestione ordinata, rispettosa dei diritti umani, e che risponda ai minimi standard internazionali in materia di protezione dei migranti.
Considerata la rilevanza mediatica data a questa emergenza, molte Caritas diocesane, parrocchie e comunità in Italia si sono mobilitate per cercare di portare un aiuto concreto a queste persone o hanno cercato di attivare iniziative di sensibilizzazione. Un coinvolgimento che vorremmo rafforzare in quanto la situazione non solo è difficile e grave per le tante persone che sono intrappolate nei campi profughi o che vivono all’aperto, ma anche per le realtà locali che stanno lavorando con fatica, sia per dare una risposta immediata ai bisogni di queste persone, sia per provare a modificare le politiche in atto in questi Paesi.