L’impatto sanitario, purtroppo, lo misuriamo ogni giorno. Ma quale è stato (e qual è) l’impatto psicologico e sociale della pandemia da Coronavirus? Caritas ha provato a raccontarlo attraverso la voce di chi opera nelle Caritas diocesane e parrocchiali, nonché dei beneficiari che hanno avuto accesso ai servizi nel momento dell’emergenza.
Un articolo pubblicato su Italia Caritas per presentare uno spaccato della ricerca qualitativa pubblicata su Gli anticorpi della solidarietà, ovvero il Rapporto 2020 su povertà ed esclusione sociale in Italia, presenta i risultati di una ricerca qualitativa promossa dalla Comunità professionale dei formatori e dall’Ufficio studi di Caritas Italiana.
Sono stati realizzati 121 colloqui in profondità in 22 diocesi (Ancona-Osimo, Aosta, Arezzo-Cortona- San Sepolcro, Ascoli Piceno, Aversa, Bolzano-Bressanone, Fano-Fossombrone-Cagli-Pergola, Firenze, Gorizia, Latina-Terracina-Sezze-Priverno, Livorno, Lucca, Matera-Irsina, Massa Marittima-Piombino, Pisa, Pistoia, Prato, Reggio Emilia-Guastalla, Senigallia, Siena, Trieste, Vigevano). Ne emerge una geografia di sentimenti, tensioni e vissuti.
La ricerca qualitativa è stata condotta dalla dott.ssa Vera Pellegrino della Caritas di Trieste.